Miti e Storia della Costa Viola
Il piccolo paradiso, definiva così il grande scrittore palmese Leonida Repaci la Costa Viola, il tratto di costa della Calabria Meridionale, lunga 35 km che include i comuni di Palmi, Bagnara Calabra, Scilla e Villa San Giovanni.
Il nome Costa Viola è dato da Platone che così descriveva questo tratto di mare:
«Ogni cosa si tinge di viola, dando vita ogni sera con i suoi riflessi ad una visione sempre nuova, rimanendo colpito dalle tonalità che assume il mar Tirreno e l’Aspromonte e l’aria circostante durante il tramonto».
In questo tratto di costa si sono costruite nel tempo leggende e miti alimentate dalla popolazione locale, che hanno affascinato studiosi, viaggiatori e scrittori.
Nella rubrica che sto portando avanti su Reportage online, approfondisco ciò, trattando del Mito di Scilla e Cariddi, Rovaglioso e il Mito di Oreste, Cala Janculla, la Marinella di Palmi, Punta dell'Arcudaci, la Donna Canfora, Sant'Elia e la leggenda del diavolo e La fata morgana.
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